Gli studenti resistono alla scolarizzazione
professionale e denunciano la mancanza di senso dei contenuti
da apprendere. Lo dicono da molto tempo. Pagano un prezzo molto alto in bocciature e abbandoni. Ciò succede perché sul trono c'è ancora la famiglia reale: La regina "materia" della casa disciplinare vien dalla mente" e il Re "docente" della casta degli impiegati della conoscenza. Il loro matrimonio è basato sull'interesse materiale alla sopravvivenza. Cambiare la volontà del Re o della Regina non è cosa da poco. E non ci sono rivoluzioni in vista!
Come attribuire senso ai contenuti da apprendere? Quali azioni predisporre? In che misura è un problema del singolo insegnante? La direzione ha qualche dovere nel mostrare esplicitamente interesse a dare senso ai contenuti? Quale supporto dovrebbe fornire? E se nessuno si muove, se non per girare intorno a se stessi mettendosi la coscienza a posto con palliativi (promuovendo progetti sulla motivazione, umiliando le famiglie per la mancanza di attenzione e studio degli studenti ) che cosa bisogna fare?
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