"Che cosa si intende fare per valorizzare il ruolo dei professori nelle scuole? Visti anche i deludenti risultati dei test Invalsi, che cosa vuole fare l'Italia per riformare il sistema scolastico?"
Sono queste alcune delle 39 domande con le quali, in cinque pagine, la Commissione Europea passa al setaccio la lettera d'intenti presentata dall'Italia a Bruxelles per cercare di capire le vere intenzioni del governo di Roma.

Abbiamo estremamente bisogno di un organo di controllo come la BCE nel settore dell'istruzione e della formazione professionale. Abbiamo bisogno di una vera autorità che dica agli Istituti e alla pubblica opinione che certi risultati e processi di insegnamento sono inaccettabili e vanno profondamente cambiati, perchè vengono bruciate intelligenze, distrutte troppe risorse umane oltre che finanziarie; che bisogna applicare integralmente la riforma della scuola superiore in tempi definiti e con azioni precise e rigorose. Purtroppo, non ci sono persone che hanno investito i risparmi di una vita direttamente nel settore dell'istruzione e formazione e quindi non ci sono minacce di sfiducia che facciano tremare le famiglie che lavorano nel sistema di Istruzione. La sfiducia nei confronti del Paese comprende, però, anche il sistema di istruzione e formazione, con tutti i soggetti attivi e passivi, dai bidelli al Ministro. I più pensano che il giudizio negativo riguarda solo il Governo e/o il Ministro, ma mettono la testa sotto la sabbia. L'investitore non apprezza una riforma che nessuno applica, apprezza invece i cambiamenti reali nelle scuole e tra queste e il mondo produttivo. E questi cambiamenti oggi non ci sono, nonostante la Riforma li voglia profondamente. Nessuno vuole i cambiamenti, a cominciare da chi conta realmente: dirigenti di ogni livello. Neppure gli insegnanti vogliono cambiare un bel niente: lavorano nella scuola, ma i problemi della scuola non li riguardano. Peccato che l'investitore abbia vincolato i risultati dell'azione degli insegnanti al futuro economico e civile del paese e abbia fatto di questo vincolo un elemento di valutazione per continuare a sottoscrivere gli stipendi di tutto il personale della scuola.
Abbiamo bisogno di una bella lettera della BCE che vada in profondità e dica a tutti i soggetti del sistema scolastico: cari signori per salvare il vostro mestiere e il vostro stipendio vi sollecitiamo, entro 15 giorni, a mettere in atto le seguenti azioni:
a) far effettuare ai consigli di classe una programmazione per competenze, utilizzando esclusivamente il modello predisposto dal Ministero della P.I.
b) monitorare l'utilizzo della programmazione da parte dei componenti del consiglio di classe e istituzionalizzare un riesame mensile della programmazione
c) valutare la programmazione e validare il percorso didattico a fine anno alla luce dei risultati ottenuti formulando indicazioni vincolanti per la successiva programmazione
d) elaborare un modello di iscrizione con annesso patto di corresponsabilità predisposto dal Ministero della P.I.
e) somministrare verifiche oggettive a fine anno predisposte da un ente esterno accreditato dalla BCE competente per indirizzo di studi
f) predisporre e mettere in atto il recupero obbligatorio delle insufficienze per le discipline più impegnative fin dall'inizio dell'anno, a costo zero quando emergono insufficienze superiori al 30% per classe
g) verificare, prima dell'accettazione dell'iscrizione, l'adeguatezza della scelta dell'istituto e dell'indirizzo di studio da parte della famiglia e dello studente, effettuando almeno 10 lezioni delle principali discipline e somministrando le opportune prove di verifica
h) accettare in classe senza alcun preavviso la presenza di genitori e osservatori esterni che desiderano monitorare le relazioni di insegnamento e apprendimento
i) instaurare una relazione organica con imprese e/o loro associazioni di categoria, tale da garantire una presenza qualificata e attiva negli organi decisionali dell'Istituto
l) attuare l'alternanza scuola-lavoro e, nelle classi terminali, l'alternanza a progetto e l'esperienza della condivisione di parti del business plan delle aziende partner
m) pubblicare il bilancio sociale corredato da indici di efficienza ed efficacia stabiliti dalla BCE.
n) garantire zero abbandoni, massimo 10% di insuccessi e 20% di sospesi l'anno
Qualora un istituto scolastico non ritenesse opportuno rispondere a tali richieste in modo completo, potrà sempre farsi finanziare dalle famiglie degli iscritti, da aziende o Stati extraeuropei e potrà comunque rilasciare titoli di studio, ma con la dicitura "risultato di apprendimento non conforme alle richieste della BCE".