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giovedì 1 novembre 2012

Trasparenza e intelligenza sono insopportabili in molti Istituti professionali!

Mi piacerebbe che uomini e donne soggiornassero negli Istituti Professionali per qualche settimana, come fantasmi, in tutti gli ambienti,  senza dover chiedere il permesso a nessuno.
Quando questo sogno potrà avverarsi?
Mi piacerebbe vedere direttamente una vera ispezione sull'efficienza ed efficacia delle attività dell'Istituto, senza girare intorno alle cose per non offendere, senza sorrisi di circostanza, senza dover accettare di chiudere il dialogo dopo miserabili e, nello stesso tempo, ragionevoli risposte.
Mi piacerebbe vedere dialoghi fatti di domande impertinenti  e risposte pertinenti, pubblicati anche in rete. Tutti con il diritto di ricevere domande e il dovere di fornire risposte, nessuno escluso, con una telecamera puntata sugli occhi.
L'arroganza, la supponenza, l'ignoranza, l'obsolescenza di molti saperi, ma anche la competenza, il merito, la passione, la frustrazione emergerebbero come due eserciti contrapposti. Così come la ragione e il pregiudizio, il coraggio e la paura, il bene e il male.
Questa è la base su cui costruire una strategia di intervento per migliorare la qualità dell'istruzione e della formazione.
Nessuno, però, entra nei recinti delle scuole rese autonome per evitare civilissime interferenze e, poi, i fantasmi non esistono.  Troppa trasparenza e intelligenza sono insopportabili nelle scuole, perché quasi tutti i soggetti sono convinti di vivere nel migliore dei mondi possibili! Sanno recitare tutti bene, ma senza interlocutori onesti.