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mercoledì 27 gennaio 2016

Culpa in vigilando e incartamento dell'universo intellettuale

La paura genera immobilismo. Ci  sono sconfinate praterie da cavalcare per migliorare il sistema di istruzione e formazione, eppure il vento sul viso è considerato una minaccia alla propria vita..
Con la "culpa in vigilando" domina il terrore nei confronti dell'innovazione. Se il ragazzo si fa male mentre il docente non è presente nel perimetro definito dai muri dall'aula scolastica sono guai seri per il docente, perché vengono messi a rischio, i propri risparmi, la futura pensione e il TFRL, in pratica la propria salute.
Non ha importanza cosa si sta facendo didatticamente, cosa si sta costruendo. Si sta misurando e promuovendo l'autonomia personale attraverso un progetto di autoapprendimento ? Chi se ne frega, il docente deve stare entro il perimetro dell'aula. Non si sta facendo nulla in classe e lo studente inciampa e si fa male, il docente non è responsabile perché è presente. Cosa conviene fare quindi per azzerare i rischi? Rinunciare ad ogni innovazione che porta il docente o lo studente fuori dal perimetro dell'aula scolastica. Neppure i banchi posso essere diversamente disposti dalla posizione tradizionale perché qualcuno potrebbe non essere d'accordo e, di fatto, dare vita a un contenzioso infinito con bidelli e Direzione. L'infortunio dello studente troverebbe origine nella non consentita disposizione dei banchi. La colpa del docente può essere così formalizzata indipendentemente dal progetto didattico diversamente coinvolgente che farebbe dire all'intero corpo docente dell'Istituto: "chi glielo ha fatto fare?"
Si può cancellare questo modo di ragionare in modo certo e definitivo? Si può aprire il perimetro dell'aula all'intero edificio scolastico ed anche oltre (alternanza)?
Quanto intelletto è necessario per estendere il concetto di perimetro dell'aula scolastica e soprattutto focalizzare l'attenzione sullo scopo dell'apprendimento, sui risultati attesi e sul coinvolgimento delle famiglie?
Non si vigilano studenti negando lo stile del loro apprendimento. Se i genitori vogliono la "culpa in vigilando" perché si sentono più tranquilli sui danni che può provocare chi vuol lavorare con passione e intelligenza, lo mettano per iscritto nel modello di iscrizione e i loro figli saranno tenuti non solo nel recinto dell'aula scolastica, ma anche al guinzaglio e incollati alla sedia.

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